In quest’articolo voglio confrontare Assassin’s Creed Origins con i titoli precedenti della serie
Assassin’s Creed Origins è stato presentato in via del tutto ufficiale all’E3 2017 anche se penso sia stato il gioco più spoilerato della storia dei videogiochi con video, leak e chi più ne ha più ne metta.
Sul sondaggio proposto a inizio settembre nella nostra pagina Facebook è stato votato come il titolo più atteso (ha battuto COD WW2, Battlefront e pure Destiny 2).
Da amante della saga ho voluto analizzare il gioco per capire se effettivamente ci fossero differenze sostanziali tra questo capitolo e i precedenti: vediamo cosa ho notato.
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Controllo, movimenti e gameplay
Assassin’s Creed Origins è un gioco con parecchie novità interessanti.
In effetti basta pensare che è stato presentato dopo ben due anni dal suo predecessore (2015) e che è stato creato dal team di sviluppo di Black Flag (2013), si presume quindi che Ubisoft sia al lavoro da almeno quattro anni.
Rispetto ai capitoli del passato i controlli sono stati modificati (e non poco) cercando di dare maggiore rilievo a quella che è la padronanza del personaggio.
Negli Assassin’s Creed precedenti, ad esempio, bastava tenere premuto un tasto per dare il via alla corsa acrobatica: in questo nuovo capitolo non è così.
Al pari di tanti altri titoli è stato introdotto l’utilizzo dell’analogico, la quale inclinazione influisce anche sui movimenti del personaggio.
Questo fattore sotto un certo punto di vista mi fa piacere in quanto sembra rendere molto più realistico il tutto anche se sono un po’ preoccupato per quella che è la resa e la giocabilità effettiva (sono speranzoso però che il gioco definitivo sia stato migliorato rispetto a quanto si è visto e letto fin ora, perché diversi problemi di controllo mi hanno ricordato quelli del passato).

Esplorazioni affascinanti.
In particolare è stato modificato il sistema di combattimento. Personalmente nei titoli precedenti ho riscontrato molto spesso, durante gli scontri, situazioni al limite della giocabilità.
Questa volta il combat system sarà molto più simile a quello di un ARPG (in stile The Witcher 3 insomma) con un tasto per parare, uno per gli attacchi leggeri ed un altro per quelli pesanti. In più bisognerà comprendere i movimenti dell’avversario e i suoi schemi di attacco per contrastarlo al meglio.
Soprattutto dovrebbe sparire l’allineamento dei nemici che, isolandosi dal gruppo, tendevano ad affrontarci isolandosi dai rinforzi: ora a seconda della situazione potremo ricevere anche attacchi “di massa”: variabili aumentate quindi!
Per questo motivo non dovrebbero mancare le situazioni in cui saremo costretti a fuggire a gambe levate contro i troppi avversari.
L’idea di base mi ha fatto esultare! Secondo me può essere veramente figo, anche se aspetto di provarlo in maniera più approfondita per comprendere se il tutto sia stato fatto per bene.
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Elementi RPG e Open World
Con Assassin’s Creed Origins, oltre a quanto già visto, Ubisoft ha introdotto elementi del tutto nuovi anche per quanto riguarda l’esplorazione e le caratteristiche del personaggio.

Chi di voi scoprendo il nuovo AC ha ripensato a Tomb Raider 4?
In primis quello che mi è apparso subito chiaro (confermato anche dagli sviluppatori) è che livellare il pg sarà importantissimo per affrontare i diversi nemici nel corso della storia.
In questo quindi Origins assume le caratteristiche di un vero RPG anche se non è ancora chiaro se questo tipo di percorso di crescita del personaggio sarà approfondito o se si limiterà al semplice accumulo di esperienza.
Il mondo di gioco mi è apparso molto più ampio e complesso rispetto ai titoli precedenti.
A cominciare dalla meravigliosa ambientazione (quanto sono belle e affascinanti le piramidi??), fino ad arrivare alla fauna che, secondo quanto detto dagli sviluppatori, sarà molto ricca e variegata per offrire un’esperienza quanto più completa possibile.
E la grafica?
Su quest’aspetto siamo un po’ alle solite: la percezione globale è uno spettacolo, ma di bug grafici e dettagli decisamente criticabili ne ho già visti parecchi.
Un mondo in piena attività – IA in azione!
C’è un aspetto in particolare che ha fatto brillare i miei occhi come quelli di un bambino davanti un negozio di caramelle: l’IA dei personaggi secondari.

Speriamo che le modifiche fatte a livello di gameplay siano all’altezza delle premesse teoriche!
Essi infatti avranno una propria vita privata: svegliarsi, alzarsi, uscire per andare a lavorare, mangiare… insomma faranno tantissime attività.
Su questo punto mi sono letteralmente “sciolto” ed è un elemento che già mi sta facendo amare questo capitolo. Adoro questo genere di cose!
La storia ci riporta alle origini
Infine una nota di merito va fatta anche per quanto riguarda la trama del gioco. Come ormai praticamente tutti sanno l’ambientazione è l’antico Egitto di Cleopatra (orientativamente 49 a.C.) e, difatti, si tratta dell’ambientazione più antica mai trattata fino a ora per quanto riguarda questa serie.
La storia ci riporterà a quelle che sono le origini (Origins non a caso) degli assassini e alla nascita della confraternita.
Io penso che si tratti di uno dei contesti più suggestivi della storia di Assassin’s Creed (o forse proprio il più suggestivo di tutti?).
Ah, i misteri delle antiche piramidi… non sto più nella pelle!
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