“Press START to play” è la frase che ci fa capire che stiamo finalmente per iniziare una nuova avventura videoludica. Proviamo ad analizzare cosa si accende in noi videogiocatori quando stiamo per cominciare un nuovo titolo
L’anno solare del videogiocatore viene solitamente scandito non tanto dalle festività o dai compleanni, ma dalle date di uscita dei suoi titoli videoludici preferiti.
In questa pagina puoi vedere i bestseller di Amazon.it della categoria Videogiochi! Dai un’occhiata!
In quei giorni le speranze e i sogni del player trovano finalmente riscontro nella realtà, e indipendentemente dal fatto che le attese vengano poi soddisfatte o meno, ritengo che ognuno di noi provi emozioni simili nel momento del primo avvio di un titolo.

Nell’arrivo di un nuovo Videogioco c’è sempre un po’ di magia.
Non importa che età abbiamo: se stiamo per iniziare un nuovo videogioco, una parte di noi tornerà a rivivere sensazioni simili a quelle che provavamo, per esempio, alla mattina di Natale o alla festa di compleanno, quando tutto quello che avevamo intorno veniva ignorato e l’unico pensiero era quello di giocare con il regalo atteso per settimane.
Gran parte del processo di carica emotiva che ci investe al momento di cominciare un nuovo titolo deriva dai giorni, dalle settimane e dai mesi precedenti all’uscita, durante i quali a poco a poco raccogliamo informazioni sul gioco che stiamo aspettando: in una parola hype.
Il modo in cui avviene la costruzione dell’hype è molto cambiato nell’ultimo decennio. Siamo passati dal doverci informare ed interessare attivamente tramite riviste di settore, pubblicità e demo al venire bombardati da trailer, video gameplay e anteprime dettagliate.
Nonostante questo cambiamento radicale nel processo di creazione di hype, il risultato non cambia: arriviamo all’uscita del gioco desiderato più scattanti di una molla e più esagitati di un caffeinomane, tanto da (almeno nel mio caso) trovare difficoltoso addormentarsi la notte prima, tanto la mente è indaffarata a immaginare quali nuove storie la attendono.
Una piccola-grande differenza rispetto al passato però c’è. Possiamo individuarla all’inizio del nuovo gioco, ed è una terribile “novità” che – almeno in parte – può smorzare il fuoco anche del più entusiasta dei videogiocatori: le patch correttive.
L’incubo delle patch correttive
Immaginate dopo una dura giornata di essere affamati come lupi e di pregustare la pietanza che state agognando da tutto il pomeriggio durante il ritorno a casa.
Arrivate e vi fiondate a tavola, ma nello stesso istante in cui iniziate a sentire il profumo delizioso del vostro cibo preferito, trovate un cartello con scritto “il piatto sarà pronto soltanto tra un’ora”.
Sfido chiunque a non farsi passare l’appetito!
Purtroppo attualmente sono sempre più comuni i casi nei quali per mettere finalmente mano al pad bisogna aspettare tempi biblici, portando frustrazione là dove poteva esserci gioia.
Qualcuno potrebbe obbiettare dicendo che sono installabili in un secondo momento e che si possa comunque far partire il gioco, tuttavia l’impossibilità di accedere alle funzioni online o la presenza di seri problemi nel gameplay potrebbe lasciare a più di una persona l’amaro in bocca.
No products found.
Finalmente si inizia il nuovo gioco!
Dopo le varie peripezie giungiamo finalmente a premere il tasto di avvio, un momento più che sacro. Dopo tutta l’attesa, la concentrazione è ai massimi livelli.

È molto difficile staccare dal gioco un player alle prese col titolo che aspettava da mesi!
Gli occhi rimangono fissi sullo schermo tanto che anche solo sbattere le palpebre ci fa sentire di aver perso fotogrammi importanti. In quella situazione nemmeno vostra nonna che cade dalle scale vi schioderebbe dalla postazione (no dai, sperando che non accada, se dovesse succedere cercate di soccorrerla!).
Il menù principale che compare è la prova definitiva che siamo a un passo dal vivere una nuova avventura. Una volta selezionata l’opzione di Nuova Partita e dopo aver atteso il primo caricamento, la partenza della prima classica cutscene (o filmato) scatena in una sola volta l’adrenalina e la gioia che covavamo per il titolo: la nonna rantola ai piedi delle scale, ma oramai la colonna sonora e i primi dialoghi ci hanno già rapiti del tutto.
La prima sessione di gioco solitamente è quella che resta più impressa, io per questo preferisco iniziare un nuovo videogame solo quando ho molte ore a disposizione, perché so che non riuscirei a staccarmi tanto facilmente una volta iniziato.

I videogiochi possono letteralmente rapirti!
La voglia di mettere alla prova le meccaniche di gioco, il desiderio di scoprire il mondo in cui è ambientato il titolo, l’entusiasmo di conoscere i personaggi: tutti elementi che faranno scorrere le prime ore in un batter d’occhio e per questo molto probabilmente il ricordo di queste sensazioni rimarrà limpido nella nostra memoria.
Con il passare delle ore l’hype e l’adrenalina lasceranno posto a giudizi più ragionati sul gioco, permettendo di avere un’idea sulla sua effettiva qualità. Per questo non bisognerebbe mai sbilanciarsi in pareri se non si è giocato il titolo per un discreto numero di ore.

Ma quant’è bello tornare bambini con l’arrivo di un nuovo gioco?
Le emozioni che il player prova all’uscita di un nuovo videogame partono quindi dall’hype che quel gioco riesce a generare in quella persona, hype che porta agitazione e irrequietezza con l’avvicinarsi della release.
Pad alla mano subentrano invece l’adrenalina, la concentrazione, la gioia per la nuova esperienza e la voglia di scoprire il più possibile, sensazioni che perdureranno lungo il corso delle prime ore di gameplay.
Anche voi vivete le sensazioni che ho descritto?
Cosa provate quando esce un titolo da voi molto atteso? Condividete con noi le vostre emozioni nei commenti qui sotto!
No products found.