December 5, 2023

Ecco perché il Remake di Resident Evil 2 ci è piaciuto tanto

È già passato un po’ di tempo dalla fine dell’E3 2018, ma è un argomento ancora dibattuto.

Tra i titoli che ci hanno colpito con più intensità c’è il remake di Resident Evil 2.

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Già questo dovrebbe far capire quanto Capcom sia riuscita a ben impressionare durante la rassegna più importante del mondo dei videogiochi.

Se in un evento in cui vengono mostrati titoli come Death Stranding, Cyberpunk 2077 e Ghost of Tsushima, un remake riesce a prendersi la scena, siamo destinati ad assistere a qualcosa di straordinario in futuro.

Su Onikiri.it abbiamo già parlato della saga di Resident Evil, ma stavolta vogliamo analizzare brevemente i motivi che ci portano a credere che il remake di Resident Evil 2 sarà una bomba.

Io non ho provato alcunché in anteprima.

La mia opinione si basa su ciò che tutti abbiamo visto tra trailer e video gameplay.

Ogni giudizio potrà essere ribaltato all’uscita del gioco, ma per adesso vi spiegheremo perché il remake di Resident Evil 2 ci è piaciuto tanto.

Il remake di Resident Evil 2 è utile

resident evil 2 remake leon alle prese con un poliziotto zombie

Finalmente si torna in una Raccoon City invasa dagli zombie

In primo luogo va detto questo.

Il remake del secondo capitolo della saga Capcom non è un riempitivo, non è una mera trovata per fare soldi (anche quello, mica lavorano gratis), è un prodotto con una sua utilità.

Stiamo vivendo nella generazione dei remake e delle remaster.

Quanti di questi sono davvero utili?

Vale davvero la pena rimasterizzare un videogioco uscito quattro/cinque anni fa?

Non voglio dire che chi non ha giocato un titolo o una saga non debba avere l’opportunità di recuperare, ma se io fossi un publisher mi fionderei su titoli molto più vecchi, perché nettamente più difficili da reperire.

La perfetta postazione da gaming.

Inoltre, la differenza tecnica tra un titolo della settima generazione e uno dell’ottava non è certo così marcata come quella che passa tra un gioco uscito nel 1998 e uno uscito quest’anno.

Remake e remaster (termini che spesso vengono confusi, leggete il nostro articolo che fa chiarezza) ormai vengono usati come tappabuchi.

Del remake di Resident Evil 2, invece, se ne sentiva il bisogno.

Un mix esplosivo di Resident Evil 4 e i classici

Chi ha visto il gameplay del gioco, che uscirà il 25 gennaio 2019, ha senza dubbio scorto le meccaniche che hanno fatto la fortuna di Resident Evil 4.

lo zombie visto nel trailer di resident evil 2 remake

Questo zombie è meraviglioso

La telecamera e i movimenti di Leon sembrano presi proprio dal quarto capitolo della saga e questo è un bene.

Resident Evil 4 è stato l’anello di congiunzione tra i titoli classici della serie e la deriva presa da Resident Evil 5 in poi.

Nonostante stesse nel mezzo, RE 4 è da molti considerato uno dei capitoli più belli… e sono d’accordo.

Cosa divideva, però, RE 4 dalla definizione di capolavoro?

A mio parere, fu proprio quella volontà di virare più sull’action che fece frenare quel gioco prima della linea del traguardo con su scritto “CAPOLAVORO ASSOLUTO”.




Tra RE 4 e i capitoli “classici” (RE, RE2, RE 3, Code Veronica) fu messa un po’ di distanza dal punto di vista orrorifico.

Ora, invece, immaginate il gameplay rifinito di Resident Evil 4 avvolto dalle atmosfere di Resident Evil 2, il punto più alto forse raggiunto dalla serie.

Non vediamo l’ora di vedere il risultato finale.

Capcom: pieno pentimento

Quante ne abbiamo dette a Capcom in questi ultimi anni?

Tante. Ma proprio tante.

Claire del remake di resident evil 2

Claire Redfield in tutto il suo splendore

Dalle nostre ingiuriose parole, non hanno trovato scampo neanche le madri e le sorelle degli sviluppatori.

Ed erano tutte meritate.

Perché se ti presenti con Resident Evil 5, può essere un passo falso.

Se continui con Resident Evil 6, diventa dolo.

Se perseveri con Operation Raccoon City e Umbrella Corps, sei proprio stronzo.

Finalmente, Capcom sembra aver capito la lezione.

Nel giro di due anni, esce Resident Evil 7 e viene annunciato il remake di Resident Evil 2.

Ok, RE 7 Biohazard non è stato apprezzato da tutti, ma a mio parere siamo tornati su livelli altissimi.

Finalmente un gioco horror… sì, che ricalca i canovacci dei titoli in prima persona ma, scusate se ve lo dico, se dopo anni di merda vi lamentate della cioccolata che vi è stata portata, meritate di ingoiarne ancora tantissima… e non parlo della cioccolata.

RE 7 non è un Outlast come ho sentito dire a molte persone.

Assemblaggio pc.

C’è un background narrativo, una profondità nella caratterizzazione dei “cattivi” che nulla ha a che spartire con il videogioco di Red Barrels (che è comunque un gran bel prodotto).

Ora Capcom continua il suo cammino verso la redenzione annunciando il remake di Resident Evil 2.

La stavamo perdendo, l’abbiamo forse recuperata per i capelli.

Il trailer ci riporta indietro al 1998…

… ed è quello che un remake deve fare.

resident evil 2 per PS1

E chi se lo dimentica il titolo originale?

È proprio questo il dovere di un remake.

Al netto dei miglioramenti grafici e sonori, al netto delle modifiche che vanno apportate al gameplay, un remake deve fare da macchina del tempo.

Questo ruolo del remake è ancor più marcato se parliamo di videogiochi.

Un remake cinematografico si presta a ben altre considerazioni, mentre un videogioco è un mezzo comunicativo che ci rende maggiormente partecipi all’azione.

Nessun appassionato della serie può dimenticare le sensazioni provate mentre ci si aggirava per gli uffici del distretto di polizia di Raccoon City o il disagio che quell’alligatore gigante provocava nello scenario delle fogne.

Ciò che abbiamo visto all’E3 2018 ci è piaciuto un sacco perché durante quei minuti siamo come tornati a casa dopo una giornata di scuola e, dopo aver fatto i compiti (seee, come no), abbiamo acceso la Playstation.

È Resident Evil

C’è poco da dire. Quello visto all’E3 è Resident Evil.

Tornano le meccaniche che pensavamo avessimo perso per sempre.

Tornano gli zombie, torna la terza persona, torna Raccoon City, tornano le BOW che tanto ci hanno fatto spaventare, tornano Leon e Claire, torna il senso di insicurezza all’apertura di ogni singola porta.

Il remake di Resident Evil 2 ci è piaciuto perché è quello che volevamo.

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Laureato in Lettere moderne, appassionato di commedia all'italiana anni 70-80-90, letteratura dell'orrore e romanzi gialli. Il mio più grande amore, però, sono i videogiochi, il medium per eccellenza.

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