FIFA? PES? Entrambi? Nessuno? Scegliere il simulatore calcistico dell’anno non è semplice, per questo ho deciso di analizzarli uno alla volta e oggi tocca a FIFA
Dopo aver pubblicato l’articolo su PES 2018 mi sono concentrato su FIFA e ho scritto qui tutte quante le mie impressioni. Ora non ci resterà che scegliere il nostro titolo preferito!
Quindi sì, eccomi qua.
Finalmente sono riuscito a mettere le mani su FIFA 18 e a provarlo per testare i miglioramenti e i cambiamenti messi in atto dal team di sviluppo.
EA si è data da fare per dare vita a un qualcosa di non troppo lontano dal passato ma con nuovi spunti molto interessanti.
Vediamo subito a cosa mi riferisco!
Grafica, Design, movimenti e… bug!
Non saprei proprio da dove cominciare e quindi parto subito con il comparto grafico il quale è emerso in maniera prepotente in questa nuova edizione di FIFA.
Naturalmente come ogni anno a questa parte sono stati migliorati tantissimo i volti (tuttavia inferiori a quelli incredibili di PES), il terreno di gioco e la resa generale per quanto riguarda un punto di vista puramente visivo.
Mi sono piaciute tanto anche le presentazioni a inizio partita con ad esempio il saluto iniziale tra le due squadre reso molto bene, così come “l’interazione” tra i compagni con pacche sulle spalle e gesti di incitamento.
Pubblico e bordo campo: tutto molto scenografico.
Insomma, a livello di “impatto grafico” il vero punto di forza di FIFA 18 sono le atmosfere incredibili!
Si inizia a giocare ed è immediato notare come i movimenti dei singoli giocatori siano stati realizzati in maniera tale da essere quanto più fedeli possibili a quelli originali.
Come gli stessi sviluppatori hanno evidenziato, sono state letteralmente riprese le movenze dei professionisti.
La differenza rispetto al passato si vede ed è notevole in quanto ogni giocatore nel muoversi ricorda il suo alter ego in carne ed ossa.
Un po’ meno bene i dettagli e non mancano nemmeno i bug come questo:
Si tratta dei soliti bug presenti in tutti gli ultimi FIFA, che normalmente vengono fixati dopo la fase iniziale… quindi niente paura!
Un’esperienza di giocabilità totale (o quasi)
Dopo essermi “sciacquato gli occhi” con questa nuova veste grafica mi sono lanciato a capofitto nel gioco provando diverse squadre a disposizione. Mi sono bastati pochi minuti di gameplay per capire che qualcosa era cambiato.
La grafica e i movimenti hanno il loro perché, ma il vero e proprio sforzo di FIFA riguardante la somiglianza col calcio reale va cercato a livello di controllo della squadra e dei giocatori.
Per capirci meglio: PES quest’anno risulta meno arcade e fisicamente più realistico, FIFA meno verosimile da un punto di vista fisico ma più coinvolgente a livello di “controllo”.
Con un po’ di pratica puoi fare quello che vuoi, ottenendo una piena padronanza sia dei singoli calciatori sia della formazione nel suo complesso (per questo motivo, ovviamente, FIFA anche quest’anno resta un gioco più complesso rispetto a PES).
A livello più strettamente tecnico la giocabilità non ha subito delle rivoluzioni anche se c’è da dire che, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, qualcosa è cambiato.
In questo nuovo gioco conta tantissimo il tempismo in quanto un intervento in anticipo o al contrario in ritardo può portare l’avversario a una fuga solitaria verso la porta.
Il fatto è che essendoci pure dei cambi direzionali piuttosto rallentati, gli interventi difensivi possono risultare più complicati e l’attacco leggermente favorito.
Infine ma non certo per una questione di importanza ciò che mi ha impressionato sono stati i cross i quali sono stati modificati di molto.
Dimenticatevi quei generici traversoni dalla fascia senza alcun senso, in FIFA 18 questi saranno molto più precisi e permetteranno di servire i compagni in maniera incredibilmente accurata (sempre se i difensori lo permetteranno naturalmente).
Alcuni cambiamenti sono stati fatti anche per gli altri passaggi, in particolare si può notare un tocco diverso per i filtranti.
La sensazione comunque è quella di avere tra le mani un titolo che appare più realistico e divertente mantenendo le caratteristiche che ne hanno fatto la fortuna nel corso di questi anni.
Squadre, giocatori, caratteristiche principali e conclusioni
Per concludere l’analisi di questo FIFA 18 voglio innanzitutto menzionare quelle che sono le caratteristiche dei giocatori che ho voluto provare.
Ho scelto un po’ tutte le squadre anche per verificare se per quanto riguarda le skill dei singoli fosse stato modificato qualcosa.
Come mi aspettavo Cristiano Ronaldo è quasi perfetto anche se il vero “alieno” di questo gioco per ora mi è sembrato Neymar. Messi e il Barcellona sono devastanti, ma voglio anche ricordare che sono presenti moltissime leggende del calcio, da Ronaldinho a Ronaldo fino a Pelè e Maradona!
Ora voglio immaginare una parola per sintetizzare l’essenza di FIFA 18.
Ecco, trovata!
Secondo me la parola giusta per definirlo è: STRATEGICO!
FIFA 18 è un gioco molto strategico che fa del controllo una sua caratteristica saliente.
Addirittura una modifica che ho notato rispetto ai vecchi è la nuova meccanica della sostituzione.
C’è sia la sostituzione rapida, che può essere impostata a nostra discrezione, con il giocatore che entra in campo nell’esatto momento di gara che abbiamo impostato, sia la sostituzione consigliata dal gioco, che può essere accettata o rifiutata in live durante il match.
Queste componenti migliorano ulteriormente le strategie di gioco.
Inoltre fanno risparmiare il tempo, perché si può decidere già prima della partita chi sostituire e quando.
Quindi? Comprare o non comprare FIFA 18?
Bha, io attendevo con ansia questo titolo e averci giocato mi ha fatto venire ancor più voglia di… giocarci 😀 Esaustivo, no?
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